Dott.sa Cecilia Bagnoli

Psicologa a Voghera

Saremmo veramente poveri, se fossimo solamente sani”
D. W. Winnicott

Chi sono

Nel mio lavoro clinico come psicologa mi occupo di bambini, adolescenti e adulti, seguendo un approccio psicodinamico – analitico, in linea con la mia scuola di formazione in Psicoterapia.

L’approccio psico-dinamico consiste nel guardare la persona nel profondo, cercando di comprendere i movimenti inconsci che guidano il suo agire, il suo pensare e il suo modo di relazionarsi agli altri e al mondo.

Il sintomo che crea disagio comporta spesso grave sofferenza nella persona e si configura come il risultato di una serie di eventi, consci e inconsci, reali e immaginari, che hanno determinato il vissuto che porta gli individui a rivolgersi a un terapeuta.

Percorsi

Viviamo in un’epoca nella quale l’ansia, la depressione e numerosi altri malesseri correlati, spingono alla ricerca di una soluzione rapida ed efficace che possa attenuare il grado di sofferenza. Tale soluzione rischia spesso di rivelarsi temporanea o non completa, in quanto il più delle volte l’arrivo di un sintomo fastidioso si presenta come una sorta di grido di aiuto del corpo che spera di riportare l’attenzione su ciò che non sta funzionando, o che non ha funzionato in passato. Dipende da una lunga serie di situazioni esterne e interne che bisogna darsi il tempo di conoscere e comprendere.

Ciò che più aiuta, è spesso la possibilità di instaurare una buona relazione terapeutica, connotata da fiducia e possibilità di stare a contatto con se stessi e con il proprio dolore, poiché conoscersi e scoprirsi consente a ogni persona di arricchire se stessa e modificare radicalmente il proprio stato attuale.

Così facendo l’individuo può dare un significato a quello che prova, crescere e sperimentare un senso di auto-realizzazione, che potrà avere importanti effetti trasformativi su di sé.

Patologie

Lavoro come psicologa libera professionista in studio privato e da remoto sulle seguenti patologie.

Disturbi d’ansia: rientrano in questa categoria tutte quelle situazioni in cui l’ansia cessa di essere una normale componente del funzionamento psichico – anche utile in determinate situazioni – ma supera la soglia di sopportabilità e possibilità di gestione da parte della persona, generandole disagio ed ostacolando la sua vita quotidiana in una o più aree (scuola, lavoro, sport, vita relazionale, sessualità …)

Rientrano in quest’area tutte quelle situazioni che si esprimono con sintomatologie che intaccano l’umore, come depressione, distimia, disturbo ciclotimico, disturbo bipolare (tipo I e tipo II), disregolazione emotiva, disforia premestruale;

Non riguardano solo i disturbi più conclamati e comunemente conosciuti (anoressia, bulimia, binge eating disorder, pica, vigoressia, ortopedia, arfid) ma possono rientrare in questa categoria anche prodromi iniziali di queste patologie che si manifestano con un cattivo rapporto con il cibo (periodi di digiuno, abbuffate sporadiche, selettività alimentare, convinzioni infondate su cibi buoni e cibi cattivi) e con il corpo (percezione corporea alterata, insoddisfazione costante per il proprio aspetto, comportamenti ossessivi di controllo dell’alimentazione allo scopo di modificare il proprio aspetto)

Tutte quelle situazioni in cui l’intimità della persona è compromessa a causa di un disagio di cui sono state escluse cause organiche: spesso in questi casi l’origine del malessere è da rintracciare nella psiche

Sulla base di un assetto nevrotico, borderline o psicotico, possono collocarsi i disturbi di personalità di cluster A (paranoide, schizoide e schizotipico), B (istrionico, borderline, narcisistico e antisociale) e C (ossessivo-compulsivo, dipendente ed evitante). Spesso questi disturbi necessitano di essere trattati parallelamente ad una cura farmacologica prescritta da un medico psichiatra

Si considerano problematiche nella sfera sociale, difficoltà di coppia, sul lavoro o in famiglia:

Tutte quelle situazioni in cui un individuo crede di poter essere stato vittima di una qualche forma di violenza o crede ci sia il rischio che qualcuno vicino a lui né sia vittima. Parlarne con un esperto può essere fondamentale per inquadrare il tipo di situazione e valutare come intervenire

Ansia (scolastica e non), distimia, disregolazione emotiva, difficoltà ad elaborare il lutto dell’infanzia, difficoltà relazionali con i genitori e/o con i pari, fobie, dipendenza da cellulare/social network; disturbi alimentari, disturbi della condotta, autolesionismo, uso/abuso di sostanze, disforia di genere, comportamento di fuga; in base alla compromissione che il problema genera nella vita dell’adolescente, può risultare utile la collaborazione con un neuropsichiatra infantile

Anche i bambini spesso soffrono a livello psicologico. Gli adulti talvolta sminuiscono il dolore del bambino pensando che egli crescendo capirà e se la caverá “come abbiamo fatto tutti”, ma la verità è che quelle che per noi adulti sono piccolezze, per i bambini sono cose grandi e difficili, che non sempre riescono ad elaborare bene da soli e con il tempo, ma necessitano di supporto. Spesso i genitori stessi necessitano di aiuto in questo, motivo per cui risulta essere fondamentale anche il sostegno alla genitorialità.